Il 5 maggio u.s., presso la Libreria To Liber di Giaveno, dopo il successo del primo incontro “Il sussurro dell’Anima” che aveva preso spunto dal testo: “Il codice dell’anima” di James Hillman, Arianna Garrone ha condotto il secondo incontro-conferenza dal titolo: “Incontrare e trasformare la paura” traendo spunto dal libro: “A tu per Tu con la paura” di Krishnananda.
Al fianco di Arianna Garrone, in questo appuntamento, Laura Colombo, laureata in Filosofia presso l’Università degli Studi di Torino, Counselor Relazionale con formazione triennale e iscritta Assocounseling, Coach Professionista, docente presso l’Istituto Artemisia.
Tutti conosciamo la paura ma, in fondo, che cos’è la paura?
Per rispondere a questa domanda, Arianna Garrone sceglie la seguente descrizione:
“Paura significa una cosa soltanto: abbandonare il conosciuto ed entrare nello sconosciuto. Il coraggio è l’esatto opposto della paura. Sii sempre pronto ad abbandonare il conosciuto senza neppure aspettare che sia giunto a maturazione. Salta semplicemente in qualcosa di nuovo: la sua stessa novità, la sua stessa freschezza è così attraente… allora c’è coraggio! Quello che conta è la tua scelta, la tua scelta d’imparare, la tua scelta di provare l’esperienza, la tua scelta di entrare nell’oscurità….” Osho
Vi chiederete perché scegliere proprio una frase di Osho… perché Krishnananda, al secolo Thomas Trobe, è uno Psichiatra laureato ad Harvard e all’Università della California divenuto allievo del Maestro Spirituale Osho, attualmente, fa parte della Osho Academy e conduce gruppi di crescita.
Il libro ‘A tu per Tu con la paura ‘
Nel suo “A tu per Tu con la paura”, Krishnananda definisce un percorso che possa condurre ad uscire dal dominio della paura e Arianna Garrone spiega minuziosamente come la paura, in vari gradi e misura, sia insita in ognuno di noi. Il concetto è chiaro nelle parole stesse dell’Autore:
“In qualche modo, il nostro bambino interiore ha provato l’esperienza di essere abbandonato, fisicamente o emozionalmente. Il dolore era così opprimente che l’abbiamo sepolto nel nostro inconscio. Tutti i nostri meccanismi di sopravvivenza sono stati un tentativo di riprendersi da questa aggressione.
Tuttavia la guarigione non può avvenire finché non riportiamo a livello cosciente queste antiche esperienze. In qualche modo dobbiamo riaprire la ferita. E ciò avviene principalmente nelle nostre relazioni intime”.
Il nostro bambino interiore, continua Arianna, memore delle sue passate esperienze, mantiene vive le nostre paure e ci induce a comportamenti di cui, il più delle volte, non siamo consapevoli che ci portano a sabotare la nostra possibilità di vivere sereni, in armonia con noi stessi e con gli altri e di trovare l’amore.
Essendo onnipresente, la paura che cerchiamo di ignorare o negare in noi stessi, rimane una forza nascosta e dirompente in grado di alterare il nostro benessere interiore e, ancor di più, ci costringe a creare rapporti di co-dipendenza con gli altri.
Ci vuole coraggio
E qui, è il caso di riportare la chiusura della frase di Osho riportata all’inizio di questo articolo e la riprendiamo proprio da dove l’avevamo interrotta, dai puntini di sospensione:
“… Il coraggio ti verrà. Basta cominciare con una formula semplice: non lasciarti mai sfuggire l’ignoto. Sceglilo sempre e tuffatici a capofitto. Anche se soffri, ne vale la pena, ripaga sempre. Ne esci più adulto, più maturo, più intelligente”. Osho
Come uscire dalla paura? C’è solo un modo per esorcizzare le nostre paure: diventarne consapevoli e farcela amica. È proprio questo il momento in cui entra in campo il coraggio; il coraggio di guardarsi dentro senza critica o giudizio, per esplorarla e portarla alla luce.
È questo un passaggio difficile in cui, tramite l’attenta osservazione di noi stessi e delle relazioni che intessiamo, ci rendiamo conto della nostra vulnerabilità, delle nostre paure e di come cerchiamo di non sentirle compensandole o con relazioni che creano dipendenza o con l’ostinata ricerca dell’anti-dipendenza e, in entrambi i casi, ci infliggiamo ansie e sofferenze.
Uscire dalla paura
Accettare la propria vulnerabilità e riconoscere le proprie ferite, però, ci dà la reale opportunità di sentirci finalmente liberi e di aprire il nostro cuore all’amore, quello vero.
La via per fare questo ce la indica lo stesso Krishnananda quando afferma che occorre:
“Creare quello spazio interiore necessario a guardarci dentro per dischiudere realmente il cuore all’amore”.
A fine conferenza, molte le domande degli astanti che, incuriositi dalle argomentazioni portate, si dicono assolutamente propensi ad approfondire quanto ascoltato e ringraziano Arianna Garrone per aver loro aperto una porta su una conoscenza che li aiuterà sicuramente a vivere meglio.
Arianna Garrone è Counselor Trainer e Direttrice dell’Istituto di Formazione Artemisia, per saperne di più questo il link